02/03/2023
Meditazione e riabilitazione vestibolare
Le basi neurobiologiche della meditazione
Negli ultimi anni della mia professione di fisioterapista mi sto dedicando alla rieducazione vestibolare nel trattamento dei pazienti con problemi di vertigine e in particolare con disturbi vestibolari cronici come la vertigine posturale percettiva persistente (persistent postural-perceptual dizziness PPPD). La partecipazione al Master di Meditazione e Neuroscienze mi ha offerto la possibilità di conoscere le basi neurobiologiche della meditazione e supportare, da un punto di vista neuroscientifico, l’approccio riabilitativo che stavo utilizzando con i pazienti a rinforzo della riabilitazione vestibolare volta al compenso del sintomo vertiginoso. Nel tempo ho constatato come la terapia proposta spesso non fosse sufficiente ad aiutare tutti i pazienti ad affrontare i sintomi, le emozioni legate alla loro condizione e l’ansia da prestazione durante il percorso riabilitativo. Per questo, talvolta, avevo proposto esercizi di respirazione, concentrazione sulle varie parti del corpo e sul movimento inconsapevole che queste fossero parte della pratica formale della meditazione di consapevolezza.
I disturbi dell’equilibrio
I disturbi dell’equilibrio sono conseguenti a una disfunzione del sistema vestibolare, derivano da vari fattori tra i quali invecchiamento, patologie vestibolari, traumi cranici, farmaci ototossici e si possono manifestare con sintomi diversi: capogiro, dizziness, disequilibrio, oscillopsia. Secondo Brugnoni-Alpini (2007) i disturbi dell’equilibrio costituiscono una delle prime cause di visita medica dopo i sessantacinque anni e secondo altri autori (Indovina et al. 2021; Im et al. 2021; Castro et al. 2022) la PPPD rappresenta nel Regno Unito, la prima causa di ricovero in centri specializzati anche tra persone giovani.
Ri-apprendere l’interazione dinamica e armoniosa con l’ambiente anche grazie alla meditazione
Nella mia tesi per il Master ho voluto indagare se la meditazione possa contribuire alla rieducazione della vertigine posturale percettiva persistente, un disturbo del sistema vestibolare multisensoriale, probabilmente conseguente anche ad una discrepanza tra previsione e realtà dell’auto-movimento percepito. I risultati della ricerca sul sistema vestibolare e sulla PPPD, sugli effetti neurocognitivi delle diverse tradizioni meditative, hanno rinforzato la mia idea iniziale di una possibile integrazione tra rieducazione vestibolare e meditazione di consapevolezza. A mio parere, infatti, si potrebbe forse affermare che una ritrovata consapevolezza di sé e un atteggiamento equanime nei confronti del disequilibrio, in quanto errore di previsione positivo (Schultz 2016), possano permettere ai pazienti di ri-apprendere quell’interazione dinamica e armoniosa con l’ambiente circostante che è funzione del sistema vestibolare.
“ Ri-prendere dimora nel corpo è il significato più profondo della riabilitazione” afferma Kabat-Zinn (2014) "perché non c’è nessun altro posto dove arrivare. L’agio è già qui nel dis-agio. L’equilibrio è già qui nel dis-equilibrio”
Per leggere la mia tesi integralmente vai qui:
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